Giugno e Luglio, due mesi immersi in un paese che mostra tutto l’equilibrio di un paese “di frontiera” tra l’oristanese e la Barbagia, la Sardegna quella vera e semplice dove la felicità sta’ dietro all’angolo di casa.
Ad ogni nuovo campo riprendere i nomi elfici é uno spasso, c’é chi tiene lo stesso, chi aggiunge un aggettivo, chi lo cambia del tutto in base a come si sente. L’elfitudine é flessibile, si adatta, accetta i cambiamenti e segue i cicli, come tutte le cose della natura.
Solo per citare qualcuno degli elfi junior di Atzara: elfo alpino stellare, mister gufetta, banana Joe, goccia, Zeus e degli elfi senior: paguro, Friscura, foglia di vite, fiamma lucente.
Col nome elfico ci si identifica e al nome elfico ci si affeziona. Non per niente, abbiamo iniziato il campo con l’autoritratto elfico, dove ciascuno si é disegnato nelle vesti dell’elfo/elfa con il quale si sarebbe identificato/a durante tutto il campo.
La creatività é stata protagonista di questo campo con l’utilizzo e la manipolazione di diversi materiali.
Con l’argilla di Atzara, abbiamo iniziato realizzando “Elfo Storto”, il guardiano del campo, il “Genius loci” protettore dello spazio che ci ha ospitato, la palestra comunale, per poi continuare realizzando animali e piccoli personaggi che hanno animato gli alberi, ospitati nei bellissimi nidi realizzati dai bambini.
L’argilla di Atzara, di un colore rosso brillante alla luce del sole é stata usata anche per dipingersi il corpo e per fare dei bellissimi disegni, unita ai colori dei fiori, alle spezie come la curcuma, al verde delle foglie, al viola del cavolo rosso e al rosso della rapa.
Anche le gite sono state le protagoniste di quest’anno. A grande richiesta dei bambini le nostre uscite sono iniziate da Sa Costa, il monte del paese.
Abbiamo salutato Sa Costa con un grande cerchio silenzioso per ascoltare il proprio corpo e l’ambiente del monte, per poi immergerci nel bosco osservando con una nuova meraviglia il microcosmo che la abita. Con un piccolo esercizio di fantasia, un seme, una foglia, una pietra si sono animati e con un po’ di concentrazione i bambini hanno iniziato a dialogare con loro.
Qui abbiamo anche continuato le capanne tanto amate dagli elfi che con pazienza, fatica e collaborazione hanno ripreso dall’anno scorso.
Il fiume Araxisi é stata la grande scoperta del campo elfico 2023. Tanto vicino al paese, ma poco conosciuto dai bambini, ci ha accolto nelle afose mattinate di luglio e agosto. Abbiamo ascoltato la sua storia e goduto della sua tranquillità. L’immersione e i giochi nelle sue acque freschissime sono stati rigeneranti. Le dighe, le passeggiate, le storie, gli schizzi, i giochi con i sassi, il canto e l’utilizzo degli strumenti musicali in questo ambiente speciale sono stati preziosissimi.
In ogni momento del nostro percorso insieme, alternando le nostre energie fra cerchi di condivisione, giochi di movimento e plurisensoriali, laboratori creativi, c’era sempre lo spazio per il Minimù, il mini museo del microcosmo, il nostro progetto che viaggia sempre con noi nei nostri campi elfici e che prevede l’osservazione in natura di tutte le piccole meraviglie del microcosmo, vegetali, animali, minerali, la raccolta di piccoli reperti e lo studio e l’identificazione attraverso i libri naturalistici della nostra “boscoteca”, la biblioteca itinerante. Abbiamo rispolverato la nostra valigetta Minimù di Atzara, con reperti raccolti durante lo scorso anno e la abbiamo arricchita di nuovi reperti scoperti in questo percorso insieme.
Alla fine del periodo di attività i ragazzi hanno potuto raccontare le loro esperienze attraverso l’allestimento di una mostra espositiva con le loro opere e alcune fotografie scattate durante il campo. È stato davvero emozionante vedere il loro impegno e la loro soddisfazione nell’allestimento e nella presentazione della mostra.
Sempre di più siamo convinti che il nostro lavoro fa bena al cuore e allo spirito oltre che al corpo di chi ha la possibilità di vivere un estate elfica come quella appena passata al campo estivo di Atzara.
Speriamo di cuore di poter tornare ancora in questo luogo magico per iniziare nuove avventure insieme a loro!
Giocare in natura così è più bello, è più facile, é speciale e nutriente!
Grazie bambini di Atzara, grazie #Associazione Punti di vista.
Un ringraziamento speciale ai nostri elfi, del primo e del secondo gruppo!
Al Comune di Atzara, al sindaco Alessandro Corona, all’assessore Simona Ruda, al centro commerciale naturale di Atzara, all’elfo tutor Sergio e a tutte le famiglie elfiche generose e gentili!
Elfe Elisa e Faby, e tutti gli altri elfi senior Alonso, Marcella, Zeno, Federica, Antonella, Gabri, Mara ed Oriana, Ilaria!