Vita da elfi- Giocando all’aria aperta.
Centro Estivo- Belvì. 9 – 13 Agosto, campeggio al Parco comunale.
Esplorazioni, stelle e pipistrelli cadenti.
Dopo un mese e mezzo di vita nel territorio di Belvì giocando all’aria aperta nel Centro estivo,
ci meritavamo un campo Vita da elfi!
Il parco comunale si è offerto di accoglierci per creare il nostro villaggio elfico, qui gli alberi hanno visto crescere gli elfi e le elfe di Belvì, ora vederli vivere questa avventura è un grande regalo. L’avventura è stata vissuta durante le notti di “stelle cadenti di San Lorenzo” tra il 9 e il 13 agosto.
Vedere arrivare gli elfi con le valigie e gli occhi sorridenti è sempre un’emozione che si sente a fior di pelle.
Tra tende, giochi, cerchi di condivisione, passeggiate e sorprese sono passate queste Lune e Soli. Il mangiare insieme, la lettura di una storia, i canti collettivi, le esplorazioni notturne, il teatro delle ombre e stare a guardare insieme le stelle sono stati momenti illuminanti; per esempio, immaginate gli elfi tutti insieme sdraiati con il naso in su, scrutando il cielo, raccontando storie sulle costellazione e inventandone altre sconosciute, celebrando con urla di gioia il passare di ogni stella cadente e ogni “pipistrello e falena cadente”. Nelle tende si accendono le lucine, si sentono parole dolci e sagge di amiche che si coccolano e si fanno forza per la nostalgia.
Nelle giornate di caldo, siamo andati al rio nel terreno di Paola Carta – Grazie, Paola! -, è li abbiamo giocato con il mandala e con il Minimù, piccolo museo naturale viaggiante dove mettiamo piume, foglie ed elementi che chiamano la nostra curiosità; abbiamo giocato con le altalene sull’acqua e con l’argilla, che ci piace tanto! Ahhh l’argilla, “la memoria della terra”, “magia”, “Minerale a cui piace giocare”, “fango”, “terra e acqua”, “materiale vivo”…. sono state alcune delle definizione elfiche…. ci siamo lasciati andare nel modellare e sono usciti animali, altari, elfi, mostri, foglie, lenti d’ingrandimento e una grande diversità di creazioni.
Per noi elfi senior ci sono state delle novità, come attraversare il paese per arrivare da un luogo all’altro, per prendere l’acqua o tornare al villaggio. Normalmente andiamo in una foresta della Sardegna e lì, lontani delle dinamiche urbane, viviamo l’avventura. Questa volta il vissuto è stato una grande novità, soprattutto per il contesto, ma come sapete bene, ci piace uscire dalla zona di comfort e riconoscerci nelle sfide e nei cambiamenti, perché anche la stanchezza, le incomprensioni, i conflitti, le lacrime, le nostalgie sono onorate dal ritmo del bosco, dove ogni nuvola grigia evapora e ogni seme e un’opportunità di crescita.
Il tempo è stato breve e prolungato, le distanze corte e lontane, i momenti leggeri ed intensi, ognuno di noi statico e movimentato, un insieme complementare, un insieme che sembra reggere una rete di corrispondenze nascoste, ma che la natura porta alla luce.
Speriamo che questa esperienza sia stata un terreno fertile e un nutrimento per i bambini, le bambine e le loro famiglie.
Il nostro obiettivo è accompagnare le nuove generazioni e allo stesso tempo divertirci e stare bene nel percorso.
Vorremmo ringraziare gli alberi che ci hanno accolto e a momenti sopportato, gli animali che ci hanno accompagnato nel giorno come nella notte.
Grazie mille al Sindaco Sebastiano Casula e a Simonetta del Comune di Belvì, che ci hanno seguito a lungo e invitato in questa preziosa avventura, persone speciali che credono tanto in un’educazione “ecologica”.
Grazie ai genitori coraggiosi che sono riusciti a dormire senza i figli.
Alle nostre cuoche elfiche, che ci alimentano con dedizione e con prodotti per lo più locali.
Grazie alle elfe ed elfi senior che non sono stati fisicamente con noi, ma sempre presenti nel sostenerci a distanza; grazie agli elfi educatori Corona, Marcella e Luisella; ad Alonso “Paguro” e il suo sguardo fotografico, infine grazie alle elfe tirocinanti Silvia e Federica che hanno abbracciato il progetto facendolo proprio.