“Esperienziale” è una parola che ultimamente si legge spesso abbinata alla didattica o a un certo tipo di apprendimento. Siamo contenti di questo, speriamo che sempre più persone la incrocino nei loro percorsi.
Per noi da tempo è diventata una parola significativa.
Per noi significa soprattutto il legame che si instaura tra gli elfi esploratori e gli elfi senior che li accompagnano nel vivere insieme momenti di vita. È il legame che si crea con un territorio, un ambiente, un contesto. È una filosofia di vita, un approccio alla conoscenza.
A volte compaiono degli strumenti magici che facilitano l’immersione, come potete vedere nelle immagini di seguito dove l’elfo senior Antonio ha creato un incantesimo con un microfono e le cuffie, così come aveva fatto l’Elfa senior Oriana nel bosco Selene di Lanusei.
Avete mai ascoltato la natura? In questi giorni in campagna all’
Agriturismo Su Leunaxiu
Antonio ci sta insegnando a farlo.
È proprio come quando, puntando un potente telescopio sulla luna, all’improvviso scorgiamo in maniera estremamente nitida e definita tutte le sue sfumature, i crateri, i punti d’ombra.
Così accade anche con i suoni quando, con l’aiuto di un microfono, una cuffia e con la giusta attenzione e curiosità, scopriamo tutti quei dettagli che colorano un luogo, lo rendono unico, un irripetibile paesaggio sonoro.
Ogni piccolo dettaglio acquista vitalità e importanza per le nostre orecchie: prendere una foglia secca fra le mani e sentirne il suo fragile scomporsi diventa un’esperienza sensoriale.
Il vero segreto però non sta tanto nel percepire i suoni amplificati da uno strumento, ma nel diventare capaci di amplificarli con l’attenzione, chiudendo gli occhi, ogni volta che senza microfono e senza cuffie, vogliamo davvero ascoltare.